Oggi parliamo di esche da non puntare al Fantacalcio. Ma… cosa sono le esche? Le esche sono quei giocatori che hanno una minima appetibilità fantacalcistica e tanto hype e che possono essere chiamate con un duplice obiettivo: fare occupare uno slot agli avversari e allo stesso tempo fargli spendere un po’ di crediti, magari anche più del dovuto.
Prima esca da monitorare alla prossima asta del Fantacalcio è Yann Bisseck dell’Inter. Nella prima annata in nerazzurro ha dimostrato di poter avere dei numeri importanti, tuttavia è solo la prima alternativa di Pavard come braccetto di destra nella difesa a tre di Inzaghi. È un difensore molto fisico e abile nel gioco aereo che se giocasse con continuità potrebbe essere davvero interessante al Fantacalcio, ma così non è: da riserva ha uno scarso appeal, che però è inversamente proporzionale all’hype che c’è dietro al suo nome. Quando ha giocato, infatti, ha sempre fatto bene, per questo motivo mi aspetto che il suo nome possa essere rilanciato più volte durante l’asta. Come ultimo slot, senza eccedere con i crediti e attestandosi entro l’1% del budget, può sicuramente avere senso e quando giocherà il suo lo farà, ma allo stesso tempo può essere una buona esca da chiamare nei momenti più vivi dell’asta: i rilanci per lui non mancheranno e il suo prezzo lieviterà. Anche perché a mio avviso tra il 2 e il 3% del budget, mantenendomi basso, potrebbe non valere quel prezzo proprio perché non dovrebbe garantire tantissimi voti.
Secondo nome: Andrea Cambiaso della Juventus. In bianconero ritrova Thiago Motta, con cui ha condiviso la precedente esperienza al Bologna, ma su questo giocatore non ho tantissima fiducia in vista della prossima stagione: rispetto alla gestione di Allegri la squadra cambierà modo di giocare e in particolare gli esterni difensivi avranno meno compiti di spinta. Non sono convinto che possa esprimere il massimo dal punto di vista fantacalcistico. Di conseguenza, l’ex Genoa se chiamato al momento giusto può essere una buona esca per fare occupare uno slot agli avversari e magari far spendere loro qualche credito in più del previsto. Non mi attendo bonus con una frequenza tale da permettergli di imporsi come un semitop di difesa, pertanto se il suo prezzo all’asta supera il 2% del budget eviterei investimenti maggiori per quello che è a tutti gli effetti un terzo slot di difesa.
Ma adesso è il momento di spostarci tra i centrocampisti. Altro nome dell’Inter, Davide Frattesi. Prima, piccolo chiarimento: non sono anti Inter, ma è importante analizzare oggettivamente ogni singolo giocatore e provare a individuare anche quelli che saranno i futuri trend delle prossime aste. E l’ex Sassuolo rischia di pagarsi molto caro: nella prima annata in nerazzurro ha fatto molto bene, si è integrato perfettamente negli schemi offensivi di Inzaghi e i suoi inserimenti hanno fruttato ben 6 gol e 4 assist. Numeri che potrebbe tranquillamente ripetere, ma allo stesso tempo non bisogna dimenticare che il centrocampo nerazzurro inizia a essere affollato e con uno Zielinski in più inevitabilmente il suo minutaggio calerà, non essendo più la prima alternativa assoluta alle due mezzali titolari. Poi magari ripeterà i suoi numeri dello scorso anno, ma all’asta è vietato sopravvalutarlo: potrebbe essere tranquillamente pagato tra il 4 e il 6% del budget, di conseguenza eviterei spese folli per un giocatore che tenderei a pagare quanto meno la metà, proprio perché non è un titolare e non è sicuramente tra i primi tre slot a centrocampo. Massima attenzione a questo nome, dunque, perché le dinamiche di chiamata possono divenire importanti: se chiamato strategicamente al momento giusto potrebbe togliere di mezzo qualche partecipante da alcune aste per obiettivi principali. Ovviamente non deve passare il messaggio che Frattesi è sconsigliato e che va assolutamente evitato: ogni giocatore va comprato sempre al prezzo giusto, ma un investimento sconsiderato è quello che va evitato e questo è un nome che potenzialmente potrebbe dar vita ad aste molto accese. Anche perché, se dovessi decidere di investire il 5% del budget per acquistare un centrocampista da 5-6 gol in canna, opterei per un profilo che possa garantire innanzitutto la titolarità.
Quarto nome esca: Matteo Guendouzi della Lazio. Il nuovo corso biancoceleste andrà attentamente valutato, perché è arrivato Baroni e qualcosa potrebbe cambiare a livello di principi di gioco. Ma al netto di ciò non mi attendo dal francese un clamoroso exploit dal punto di vista dei bonus: lo scorso anno ha praticamente tirato in porta una volta ogni cinque partite, dunque parliamo di un profilo che non ha chissà quali attitudini offensive. Qualche bonus sporadico, da parte sua, arriverà sicuramente, ma non mi attendo sfracelli: entro l’1% del budget è un acquisto che può avere il suo senso, anche perché parliamo di un potenziale titolare, ma all’asta del Fantacalcio anche a parità di prezzo si può trovare tranquillamente di meglio, di conseguenza proverei a sfruttare il suo nome come un’esca. Se chiamato nelle fasi centrali dell’asta, in cui il reparto di centrocampo non è ancora definito, può essere un nome che verrà sicuramente rilanciato, magari anche più del dovuto: a quel punto l’obiettivo sarà raggiunto, avendo fatto occupare uno slot a un avversario, che lo avrà anche pagato come minimo il prezzo giusto.
Per concludere, col quinto nome torniamo in casa Inter: Henrikh Mkhitaryan rappresenta una delle migliori esche da lanciare alla prossima asta del Fantacalcio. Calcisticamente l’armeno non si discute e se i nerazzurri hanno vinto il campionato lo scorso anno tanti meriti sono i suoi, che da mezzala ha regalato qualità e quantità in mezzo al campo. Ma fantacalcisticamente non è tutto rose e fiori perché nel calcio posizionale di Inzaghi, in quella che è stata la versione 2023/2024, le mezzali hanno avuto più compiti di costruzione del gioco. E i numeri non mentono: Mkhitaryan ha messo a referto 2 gol e 6 assist lo scorso anno, tirando 1,08 volte di media a partita e centrando lo specchio 0,17 volte. Per la stagione che sta per iniziare, mi attendo sostanzialmente un bottino simile: l’armeno può essere un valido terzo o quarto slot a centrocampo, a seconda della numerosità della lega, non mi attendo sfracelli ma lo pagherei comunque intorno al 2% del budget. Resta, tuttavia, uno dei nomi con maggiore hype e se chiamato durante il picco dell’asta dei centrocampisti potrebbe restare sul groppone a più di qualcuno, soprattutto se c’è qualche fantallenatore tifoso: dovendo prevedere uno scenario apocalittico, attenzione ai rilanci perché qualcuno potrebbe pagarlo anche tra il 5 e il 6% del budget. Altro dettaglio da non trascurare è l’acquisto di Zielinski: a differenza dello scorso anno quando Frattesi sostituiva sia lui e sia Barella, ora l’armeno ha il suo alter ego, dunque riposerà di più rispetto a quanto visto fin qui.