Qual è il momento giusto per acquistare i giocatori all’asta del Fantacalcio?
Prima di iniziare, piccola precisazione: questo è un discorso generale che può valere in una determinata lega o meno. Spesso i prezzi sono determinati da preferenze personali dei fantallenatori, come il tifo o la predilezione per un determinato giocatore, ma non si può e non si deve sottovalutare la bravura stessa dei partecipanti: più sono bravi e minori saranno le distorsioni che avverranno sui prezzi, anche con rilanci mirati che non tutti riescono a riconoscere a livello strategico. Ma veniamo al dunque e proviamo ad analizzare la situazione nelle varie modalità d’asta: ordine alfabetico, a chiamata e random.
Nell’asta in ordine alfabetico tutto dipende dalla lettera da cui si decide di partire, indipendentemente dal fatto che si parta dalla A o da quella che è stata sorteggiata. Tendenzialmente i primi giocatori chiamati in un determinato reparto sono quelli che possono essere presi a un prezzo minore del preventivato: il fantallenatore medio tenderà ad avere un atteggiamento conservativo in attesa di poter astare i primi top e semitop, dunque proverà a non spendere troppo per avere crediti sufficienti per acquistarli. È questa la prima finestra temporale da sfruttare per mettere a segno i primi acquisti interessanti in rapporto qualità-prezzo, sfruttando il comportamento d’acquisto degli altri partecipanti: il fantallenatore preparato è proprio in questa fase che riesce a costruire i propri successi. Per fare un esempio, in questo frangente, solitamente, sono i terzi slot d’attacco a essere acquistati a prezzo di saldo: i meno esperti sono restii a spendere subito il 10% per un attaccante, motivo per il quale sarà più semplice acquistare dei validi giocatori prima che i prezzi possano alzarsi anche eccessivamente. Insomma, questo discorso lo si può estendere un po’ a tutti i nomi secondari. In attesa del primo big, che oltre a fissare un po’ i prezzi tende a scatenare l’asta vera e propria: usciti i primi nomi senza acquistarli, chi non è riuscito a concludere nulla avrà presto fretta di comprare giocatori e vedendosi spalle al muro non potrà fare altro che rilanciare qualunque giocatore da astare. È questo il momento centrale dell’asta, in cui nessuno fa sconti e tutti spendono gran parte del budget destinato alla costruzione del proprio reparto: in questa fase è molto complicato andare alla ricerca di colpi a basso prezzo e i classici acquisti a 1 sono quasi impossibili. E quando circa il 75% dei giocatori è stato regolarmente astato, ecco che i prezzi iniziano ad abbassarsi: tra chi ha speso tutto e chi ha commesso qualche errore influenzando le dinamiche di asta con dei prezzi troppo alti, gli ultimi giocatori decenti rimasti vengono acquistati senza spendere molto, indipendentemente dal fatto che si tratti di top, semitop o semplici titolari. Questo perché, a prescindere dal reparto, i crediti a disposizione sono sempre meno: nelle aste per portieri, difensori e centrocampisti il comportamento dei vari fantallenatori è quello di conservare i propri crediti per l’attacco, mentre in quelle per gli attaccanti il budget rimanente condiziona in modo inequivocabile i prezzi, in quanto se non si hanno crediti non si possono rilanciare più di tanto i calciatori rimanenti. Dunque le condizioni favorevoli per acquistare a prezzi vantaggiosi possono presentarsi all’inizio e alla fine dell’asta di un determinato reparto: a riguardo vi invito a prestare la massima attenzione alle ultime aste per i portieri, i difensori e i centrocampisti perché spesso si presentano occasioni che la maggior parte dei fantallenatori decidono di non sfruttare per tenersi qualche credito in più per il resto dell’asta. Queste situazioni possono essere sfruttate a proprio vantaggio: un semitop a prezzo di saldo, per esempio, può fare molto comodo e non saranno quei crediti in meno a compromettere la propria asta, perché essere flessibili e sapersi adattare alla situazione che si sta venendo a creare è il primo passo da fare per provare ad assumere una posizione dominante nelle dinamiche d’asta e mettere delle solide basi alla propria stagione. Ovviamente questo non significa che nella parte centrale dell’asta si debba rinunciare a comprare i propri obiettivi: la regola generale è quella di rispettare il prezzo fissato e non andare oltre. Questo significa che magari si pagherà un determinato giocatore a prezzo pieno e senza sconti, ovviamente senza strapagarlo, ma rinunciare a un acquisto solo perché non lo si può prendere a pochi crediti è solo un grave errore da non commettere.
Per quanto riguarda l’asta a chiamata, le dinamiche sono simili a quelle dell’asta in ordine alfabetico: i primi e gli ultimi giocatori chiamati, anche i big, tendenzialmente sono pagati meno rispetto a quelli che sono astati nel momento centrale dell’asta di un singolo reparto. La differenza è una sola: se nell’asta in ordine alfabetico siamo costretti a subire passivamente l’ordine di chiamata, in quella a chiamata possiamo influenzare in modo netto e deciso l’andamento dell’intera asta in base alle singole chiamate che si possono fare. Ovviamente ogni discorso va contestualizzato in base al reparto, al budget rimanente, ai giocatori chiamati e a quelli ancora da chiamare, ma proviamo ad analizzare qualche tipica situazione che può presentarsi in sede d’asta. La regola generale è che i primi top e semitop astati sono quelli che si pagano meno e fissano il prezzo, al di sotto del quale successivamente difficilmente si andrà nella parte centrale dell’asta del reparto considerato: di conseguenza, se si è tra i primi a chiamare può essere sensato chiamare subito il proprio obiettivo tra i top e semitop e provare a prenderlo al prezzo giusto, cioè senza strapagarlo. Magari, se si è fortunati, si può anche risparmiare qualcosina. Almeno ci si toglie subito il pensiero di fare l’acquisto importante nel reparto e si può affrontare in maniera più tranquilla la fase successiva dell’asta. E forti di questo nel momento in cui si alzano i prezzi e non si ha fretta di acquistare si può provare a complicare l’asta dei propri avversari. Come? Chiamando le esche o tutti i top o semitop che non sono stati chiamati, in modo che possano essere pagati quanto meno il giusto ed evitare che nelle battute finali dell’asta qualcuno possa approfittarne per acquistarli a un prezzo più basso del previsto. Se invece non si è riusciti sin da subito ad acquistare il proprio obiettivo perché è stato pagato troppo o semplicemente non si è stati tra i primi a chiamare e gli altri partecipanti hanno fatto qualche chiamata particolare, non bisogna lasciarsi prendere dal panico e ricordarsi che ogni giocatore va acquistato sempre al prezzo giusto e non va strapagato: cercate di non chiamare subito tutti i top e semitop rimasti perché il budget a disposizione di ogni avversario non è infinito, ma prima o poi finisce. Quindi, se non si riesce ad acquistare dei giocatori importanti, bisogna essere bravi a capire chi e quando chiamare per trovarsi in una posizione di forza quando, passati i due terzi dell’asta di un determinato reparto, si potranno sfruttare le occasioni che si presenteranno.
E in un’asta in cui la modalità di chiamata è random cosa succede? Tendenzialmente il comportamento d’acquisto dei fantallenatori non cambia: dopo una fase iniziale in cui i prezzi sono contenuti, si arriva a un picco in cui i prezzi si alzano e dopo il 75% dei nomi astati tendono nuovamente ad abbassarsi. Rispetto all’asta a chiamata o in ordine alfabetico in cui questo avviene in ogni singolo reparto astato, nelle aste in modalità random questo cicli può ripetersi più volte a seconda dei giocatori chiamati, del budget disponibile e dei calciatori che ancora devono essere astati. Quindi in un’asta possono presentarsi più volte dei momenti in cui sarà più facile acquistare e dei momenti in cui tutti sono attivissimi per acquistare qualsiasi sia il nome da contendersi. L’obiettivo è semplice: bisogna essere sempre vigili e monitorare ogni asta, in modo da sfruttare ogni singola occasione che può presentarsi. Sicuramente ci saranno momenti in cui non sarà facile acquistare e magari potrebbero passare anche alcune ore tra un acquisto e l’altro, ma in queste situazioni è vietato distrarsi: nell’asta random è necessario essere sempre sul pezzo per poter costruire una rosa competitiva perché quando meno ce lo si può aspettare l’occasione giusta può sempre presentarsi. Al netto di ciò, è opportuno tenere bene a mente che la maggior parte delle aste random hanno una costante: i prezzi tendono a essere molto bassi nelle fasi finali dell’asta, dunque gli ultimi top sono spesso e volentieri pagati molto meno rispetto a quelli usciti in altre fasi. Ovviamente questo non significa che bisogna aspettare la fine dell’asta per concludere i propri acquisti e lasciare i giocatori a prezzo di saldo agli altri avversari, sperando che stiano a guardare: è sufficiente che altri due o tre di loro adottino una strategia attendista per accendere l’asta degli ultimi calciatori da acquistare. Quindi non sempre attendere può rivelarsi la mossa giusta: a seconda dei casi può essere conveniente, ma è sempre fondamentale aggredire l’intera asta acquistando i giocatori al prezzo giusto.